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Codice Etico
Al fine di favorire la qualità e il prestigio dell'attività svolta dalla Federazione Maestri del Lavoro d'Italia e dai singoli Maestri e di implementare la diffusione di uno spirito associativo adeguato, viene istituito il presente Codice Etico.
CODICE ETICO
Art.1 - Premessa
La legge 143/92 che regolamenta l’attribuzione dell’onorificenza della “Stella al Merito del Lavoro”, già all’art.1 sancisce, fra l’altro, che l’onorificenza può essere concessa solo a lavoratrici e a lavoratori italiani dipendenti da imprese pubbliche o private che si siano particolarmente distinti per singolari meriti di perizia e di laboriosità, ma, nel contempo, abbiano sempre tenuto un’irreprensibile condotta morale.
La buona condotta morale continua ad essere la caratteristica peculiare della Federazione Nazionale Maestri del Lavoro e dei suoi iscritti e viene formalmente ribadita con l’emanazione di questo Codice etico, approvato con grandissima partecipazione e, soprattutto, applicato e tutelato contro eventuali comportamenti non conformi.
Art. 2 – Principi etici
In particolare, le Maestre e i Maestri del Lavoro, nella loro attività di volontariato, oltre a conformarsi ai fondamenti della Costituzione italiana, si ispirano, in modo particolare, ai principi etici di:
Correttezza
Lealtà
Legalità
Moralità
Onestà
Responsabilità
Senso di appartenenza
Solidarietà
Trasparenza
e rivolgono attenzione e sensibilità alla socialità, nel rispetto di quanto previsto dall’art.1, terzo comma, dello Statuto che recita: “La Federazione non ha fini di lucro, è al di sopra di ogni indirizzo ideologico, politico, religioso, sindacale e opera per il raggiungimento dei suoi scopi umanitari e sociali”.
Art. 3 – Appartenenza.
L’iscrizione e l'appartenenza alla Federazione Nazionale Maestri del Lavoro presuppone la conoscenza, l'accettazione e l’applicazione dei suddetti principi, nonché la piena adesione e osservanza delle normative federali, liberamente istituite, democraticamente approvate e contenute in Statuto, Regolamento generale, Regolamento elettorale e nel presente Codice etico.
Art. 4 – Modalità operative.
La Federazione ha, fra i suoi scopi statutari, quello di unire solidalmente le Maestre e i Maestri nella vita associativa e stimolarli ad offrire le proprie competenze a favore della collettività di appartenenza per costituire un sicuro punto di riferimento nel relativo tessuto territoriale.
Nelle attività di volontariato della Federazione, in particolare in quella prevista dall’art.3 lettera a) dello Statuto che riguarda “la cura e la crescita tecnico – professionale dei giovani per facilitarli nell’inserimento nel mondo del lavoro”, ogni Maestra e ogni Maestro del Lavoro opera e s’impegna proficuamente secondo le direttive generali emanate dagli organi federali preposti, nel rispetto fra associati e nel riguardo dei ruoli istituzionali.
Le Maestre e i Maestri del Lavoro curano e tutelano l’unità della Federazione, sia contribuendo fattivamente al superamento di contrasti e di dissidi, sia scongiurando il diffondersi di dichiarazioni sconvenienti e di comportamenti scorretti. Inoltre, mettono a disposizione della struttura le proprie conoscenze e le proprie competenze professionali di ogni tipo per facilitare il raggiungimento delle finalità associative.
Nello svolgimento delle proprie attività, gli iscritti curano e mettono in risalto i profili valoriali e di immagine che caratterizzano la Federazione, ne proteggono il buon nome in ogni circostanza, ne diffondono e ne tutelano il corretto uso dell’immagine e di ogni suo simbolo.
Art. 5 - Disposizioni finali.
Il Codice etico è stato approvato dall’Assemblea nazionale cui dovranno essere sottoposti le integrazioni, le modifiche e gli ampliamenti successivi per le relative approvazioni.
Il testo del Codice etico completo, dopo ogni nuova approvazione, sarà portato a conoscenza degli associati mediante apposite comunicazioni e pubblicato sul sito della stessa Federazione.
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Questa è la Federazione Nazionale Maestri del Lavoro, questi sono le Maestre e i Maestri del Lavoro iscritti alla stessa: a tutti è fatto obbligo di garantirne integrità di valori ed efficienza nel raggiungimento degli obiettivi associativi, anche confutando e sanzionando comportamenti inadeguati e chi li mettesse in atto, secondo le normative previste da Statuto e Regolamenti. La verifica e l’applicazione delle norme sopra indicate sono demandate agli organi preposti.
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